Si sente spesso dire che i materassi di una volta duravano una vita. Ad esempio, le coppie appena sposate compravano il materasso al momento di arredare la loro prima casa e utilizzavano lo stesso materasso per tutta la vita.
In realtà, il materasso non durava una vita. Affossamenti, deformazioni, muffe, i materassi tendevano a rovinarsi anche all’epoca!
Semplicemente, fino a qualche decennio fa la società attribuiva poco valore al dormire bene e il materasso era considerato un accessorio secondario a cui dare poca importanza.
Ora, invece, sappiamo che dormire bene è uno dei pilastri del nostro benessere.
Quando è importante allora un materasso performante? Quanto dura e quando cambiarlo? Scopriamolo assieme!
Quanto dura un buon materasso?
Iniziamo col dire che il materasso andrebbe cambiato ogni 7- 8 anni per conservare prestazioni ottimali.
Tuttavia, materassi di ottima qualità garantiscono prestazioni di livello elevato fino ai 10 anni circa. Oltre questa soglia, ci si espone a un inevitabile calo delle performance.
I materassi di qualità inferiore, invece, tendono a manifestare molto prima un crollo delle proprie funzionalità.
In questi casi, quindi, anche un acquisto recente potrebbe provocare una serie di problematiche che indicano, in maniera evidente, che è il momento di cambiare il materasso.
Perché cambiare un materasso?
D’accordo, ma quali sono i segnali che un materasso deve essere cambiato? Ecco degli elementi a cui fare attenzione.
Mal di schiena e dolori cervicali e lombari
Se ti risvegli dolorante col mal di schiena o con dolori nell’area cervicale e/o lombare, è fondamentale cambiare il materasso.
In questi casi, infatti, il materasso non è più in grado di garantire il giusto sostegno ergonomico, ossia un supporto che mantenga la colonna vertebrale nella posizione corretta.
Ciò può dipendere da affossamenti del materasso, sia nel caso di lastre di poliuretano nei cosiddetti materassi in Memory Foam sia nei materassi a molle dove a cedere è il molleggio.
Svegliarsi più stanchi di prima, indolenziti e “addormentati”
Un altro segnale che è il momento di cambiare il materasso è lo svegliarsi male, per niente riposati, segnati da una sensazione di indolenzimento se non addirittura di pieno addormentamento degli arti.
Ciò si verifica con materassi dallo scarso comfort, incapaci di distribuire egualmente il peso e che quindi tendono a far accumulare il peso in alcune aree, i cosiddetti “punti di pressione”. Quando il peso si accumula, il sangue non scorre bene e gli arti si addormentano.
In generale, scarso comfort equivale a un riposo poco rigenerante e a un sonno di qualità scadente.
Muffe, umidità e cattivo odore
La presenza di muffe, macchie d’umidità o cattivo odore sono ovviamente indizio che è il momento di acquistare un nuovo materasso.
Il materasso si espone a questi fenomeni quando ha scarsa capacità di gestire il calore o l’umidità, e al contempo attira anche gli acari che si nutrono di residui organici (capelli, pelle, unghie, ecc.).
In particolare, i materassi in lattice offrono scarse prestazioni in termini di gestione di calore e umidità e sono il naturale ricettacolo per i microorganismi.
Da cosa dipende la durata del materasso
La durata del materasso è il periodo temporale in cui il materasso garantisce i suoi benefici.
In altre parole, quando il materasso smette di svolgere le sue funzioni e compaiono i segnali che abbiamo visto, conviene valutare un cambio di materasso.
La capacità di restare performante nel tempo ha a che fare con la qualità del materasso e delle sue componenti.
Per esempio, un molleggio con acciaio di scarsa qualità si rovina prima rispetto a un molleggio con acciaio di qualità.
Alla stessa maniera, lastre in poliuretano espanso con scarse proprietà fisiche-chimiche sono più prone ad affossamenti e deformazioni rispetto a una lastra dalla formulazione e miscela ottimale.
Inoltre, un materasso di basso valore che fin dall’acquisto ha scarse funzionalità (poco confortevole, sostegno non ergonomico, incline ad acari e batteri) mostrerà prima i difetti che richiedono di cambiare il materasso.
Il nostro consiglio, quindi, è affidarti a una soluzione di qualità certificata che garantisca i suoi benefici nel tempo.
X-BIO: un materasso di qualità che dura nel tempo
X-BIO è una linea di materassi hi-tech che assicura prestazioni superiori in termini di sostegno, comfort, termoregolazione, traspirazione e ipoallergenicità.
X-BIO offre un supporto semi-rigido nella versione ibrida a molle insacchettate e un supporto rigido nella versione in foam.
Sia i modelli ibridi sia in foam sono Dispositivi Medici di Classe 1 certificati dal Ministero della Salute: prevengono e trattano mal di schiena e patologie della colonna vertebrale e godono di una detrazione fiscale del 19%.
- La versione ibrida a molle insacchettate è costituita da un molleggio multi-zona intelligente per un sostegno ergonomico e più adattabile rispetto a un molleggio standard.
Le molle insacchettate sono protette da un box perimetrale in schiuma di poliuretano che protegge le molle, aumenta la longevità del molleggio ed evita affossamenti sui lati.
- La versione in foam è realizzata con schiuma di poliuretano espanso ad alta densità, una lastra di qualità per un sostegno compatto e ad alta portanza.
Entrambe le versioni posseggono uno strato in Memory Foam che accoglie il corpo e garantisce il massimo del comfort.
La qualità, non tossicità e sicurezza delle materie prime è garantita dal certificato STANDARD 100 by OEKO-TEX®, massimo riconoscimento nel tessile.
Il sistema brevettato nel mondo X-BIO, proprio di tutti modelli, assicura una corretta gestione del calore e del sudore.
Le fibre hi-tech Coolmax e Airmesh favoriscono l’eliminazione del calore che non entra nel materasso, inoltre assorbono il sudore e lo eliminano per ristabilire il microclima di riposo ideale.
In questa maniera il materasso si conserva fresco e asciutto nel tempo.
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